https://www.comicus.it/marvelit/images/loghi_storie/Avengers_icons_lg2.gif

 

45

 

VENDICATORI UNITI

 

Di Fabio Furlanetto, Carmelo Mobilia & Carlo Monni

 

CONTINUA DA VENDICATORI COSTA OVEST #37

 

Nave stellare Vanth in orbita geostazionaria sopra la città di New York.

 

Solo pochi istanti fa il gruppo composto da U.S.Agent, Tigra, Aracne, il Soldato d’Inverno, la Vedova Nera, Hulkling e Amadeus Cho, venuti in soccorso di Capitan Marvel tenuto prigioniero nell’ammiraglia della flotta stellare d’invasione di Thanos, si è ritrovato circondato da una torma di alieni armati sino ai denti. Ora la donna dalla pelle blu che ne è evidentemente a capo punta la lancia dorata che brandisce nella mano destra ed ordina:

-Uccideteli tutti![1]

-Oddio... siamo morti!!!- mormora Amadeus Cho chiudendo gli occhi ed aspettando la raffica che l’avrebbe sicuramente ucciso.

Prima che i colpi fatali siano sparati, però, l’astronave è scossa da un tremore improvviso che quasi fa perdere l’equilibrio ai presenti.

-Siamo sotto attacco!- urla uno della truppa aliena.

-Non è possibile!- esclama la comandante Proxima Media Nox -I nostri scudi avrebbero dovuto…

Si interrompe a metà frase e si volge verso gli intrusi. La sua voce vibra di collera:

-Siete stati voi! Non so come avete fatto, ma avete sabotato le nostre difese.

-Non male per dei Terrestri, eh?- replica la Vedova Nera, con un sorriso strafottente sulle labbra.

-Non vivrete per vantarvene. Uccideteli adesso!

Prima che venga fatto fuoco, accade qualcosa: le figure degli eroi sono avvolte da una luce e diventano evanescenti per poi svanire del tutto.

-Li hanno teletrasportati via.- dice un massiccio guerriero apparentemente fatto di roccia e dalla testa allungata.

-Non c’è bisogno che tu ribadisca l’ovvio, Korg.- replica Proxima -E sei fortunato che tu sia utile alla difese della nave, altrimenti ti avrei incenerito qui e adesso. Ti avevo affidato un compito semplice come badare al prigioniero e hai fallito.

Korg il Kroniano tace ma dentro di sé ribolle di rabbia.

 

 

All’esterno dell’astronave.

 

La Vanth, ammiraglia ed orgoglio della flotta stellare di Thanos, è attaccata in massa da uno stormo di uomini e donne appartenenti a varie specie aliene che indossano tutti la medesima uniforme blu e gialla. Sono i membri del leggendario Nova Corps, il cui compito è mantenere la pace nell’Universo. In quest’occasione sono capitanati da uno dei loro membri più giovani di anni ma non di esperienza: il terrestre di nome Richard Rider, che nella comunità dei supereroi terrestri è noto semplicemente come Nova.

-Attaccate da più fronti, non dategli modo di prendere la mira!- avvisa tramite onde radio, scagliando una raffica di energia che attinge direttamente alla misteriosa Forza Nova.

Anche con gli scudi abbassati, un solo Nova non riuscirebbe a fare danni considerevoli: lo scafo è troppo resistente e la Vanth troppo colossale. Ma cento, mille Nova? Da mille direzioni diverse?

Visti da lontano, possono sembrare degli insetti che infastidiscono soltanto la nave ammiraglia, evitando le potenti raffiche dell’astronave muovendosi con velocità incredibile. Ma ben presto anche questo sciame diventa più di un fastidio, e numerosi piccole esplosioni iniziano a costellare lo scafo della Vanth.

Nel mezzo della prima battaglia dove le forze di Thanos non hanno immediatamente la meglio, è comprensibile che i partecipanti non si accorgano della piccola astronave che si allontana dalla Vanth, lasciandosi alle spalle lo scontro ancora in corso.

 

 

All’interno di quella astronave

 

C’è un attimo di disagio quando i sette si materializzano nella plancia.

Amadeus Cho si appoggia ad una parete e reprime a fatica un conato di vomito.

U.S.Agent borbotta:

-Odio il teletrasporto.

-Mi scuso del modo brusco con cui vi ho portato qui, ma non c’era tempo da perdere.

A parlare è stato un vecchio compagno di squadra che Agent conosce bene:

-Starfox!- esclama Tigra gettandosi al suo collo -Non sono mai stata così contenta di rivederti!

-Ma cos’è successo? Chi è che ha chiamato la cavalleria?- chiede Amadeus Cho.

<<Sono stato io!>> dice una voce dalla communicard; a parlare è Nova, che sta dirigendo l’attacco alla Vanth.

-Rider? Sei tu? – chiede U.S.Agent.

<< Proprio io. Non serve che mi ringrazi, amico.>>

- Potevi anche arrivare prima, allora.- aggiunge lo Scudiero.

-Lieto di vedere che la situazione non ha intaccato il tuo buonumore, Agent.- replica, in tono fintamente allegro Eros di Titano al cui fianco ai comandi c’è una ragazza dai capelli bianchi. Che indossa una calzamaglia rossa e blu.

-E così questi sarebbero i tuoi famosi Vendicatori, Eros?- gli chiede.

-Phyla?- mormora Capitan Marvel sorpreso, poi scivola a terra svenuto.

-Genis!- esclama la ragazza alzandosi di scatto e correndo verso il giovane supereroe che nel frattempo U.S.Agent ha preso tra le braccia portandolo verso una brandina.

-E tu chi saresti?- le chiede.

-Sua sorella.- risponde lei -Mi chiamo Phyla-Vell.

-Sorella?- esclama Aracne -Nessuno ce ne ha mai parlato.

-Non mi sorprende.- commenta la ragazza -Sono sempre stata la pecora nera, la gemella cattiva.

-Ora non esagerare.- la rimprovera bonariamente Starfox -Eri solo più esuberante di Genis, tutto qui.

-Salve Genis.- lo saluta la sua ritrovata sorella, mentre dalla branda un gemito avvisa che Capitan Marvel si sta risvegliando.

-Phyla?- esclama lui con stupore -Che ci fai qui?

-Perché me lo chiedono tutti? È davvero così strano che io sia tornata a casa?

-Non potevi scegliere un momento peggiore.

-Mi conosci Genis: ho sempre avuto un pessimo tempismo.

-Alieni e poliziotti stellari. Non è quanto siamo abituati ad affrontare, vero?- dice il Soldato d’Inverno a Yelena Belova.

-È troppo per noi... per me.- risponde la ragazza, ancora scossa per l’accaduto.

-Ma non ce la siamo cavata male, direi.

-Uh scusate…- interviene Hulkling indicando Genis -… quell’alieno sulla Vanth ha detto che pure io risulto imparentato con lui.

-Per l’esattezza ha detto che uno di noi era un ibrido Kree-Skrull imparentato con Marvel.- precisa Amadeus Cho -E come hai giustamente dedotto, doveva riferirsi necessariamente a te.

-Ma com’è possibile?- esclama il ragazzo, ancora scosso per la rivelazione.

Tutti rimangono in silenzio.

-Ti prometto che approfondiremo questa cosa, ragazzo…- dice Starfox -Ora, però, ci sono cose più importanti da affrontare.

E senza esitare dirige l’astronave verso la Terra.

 

 

Baia di New York

 

L’astronave è ferma. Dalla sua postazione un Badoon prende accuratamente la mira. In un attimo sparerà un raggio che vaporizzerà l’intera area davanti a lui ma quel raggio non viene mai sparato.

Qualcosa emerge dalle acque veloce come un missile, ma non è un missile: è un essere umano, sempre che questa definizione sia sufficiente a spiegare chi realmente sia Namor il Sub Mariner. Forse, forza della natura sarebbe un termine più adatto.

Le sue dita artigliano il metallo della navicella e lo strappano come se fosse di burro e lui balza all’interno.

-Se siete saggi, vi arrenderete adesso.- dice all’equipaggio con voce dura.

La risposta dei Badoon è una scarica dei loro fucili… del tutto inutile contro la sua pelle capace di resistere alle profondità oceaniche ed appena rinforzata da un tuffo nelle acque della baia; pochi attimi dopo gli alieni vengono scagliati fuori bordo e mentre la nave va ad inabissarsi nella baia, Namor balza fuori.

- Avanti, fate fuoco! Coraggio!- grida in segno di sfida, coi muscoli tesi e un’espressione furibonda sul volto -Non importa se la minaccia viene dalla terraferma o dalle stelle ... chiunque metta in pericolo il popolo di Atlantide dovrà vedersela con la furia di Namor I, il figlio Vendicativo!

- Dio, non ci posso credere ...- dice una voce d’uomo con tono lievemente ironico, mentre una palla di fuoco attraversa l’aria incendiando un’altra nave -Dopo tutti questi anni stai ancora a farti la radiocronaca da solo, durante i combattimenti?-

-Storm?- esclama un perplesso Namor.

-Il ragazzo è impegnato altrove. Ci sono io a salvarti il culo, come ai vecchi tempi...-

-Hammond. Insolente come sempre, vedo...

- Sì, anche per me è bello rivederti, Namor.- esclama la Torcia Umana originale.

Alle loro spalle un’altra nave li prende di mira; Namor digrigna i denti e punta minaccioso verso di essa, ma ecco che un’altra figura balza fuori dall’acqua e colpisce il velivolo con forza sorprendente. I Badoon sono stati appena abbattuti da una donna bionda in costume da bagno ed alucce ai piedi.

-Volevi tenerti il divertimento tutto per te, cugino?- chiede a Namor.

-Namora!- esclama lui riconoscendo l’attuale reggente di Atlantide.

-È bello vedere che hai abbandonato il tuo esilio.- ribatte Namora e prima che lui possa dire o fare qualcosa lo abbraccia e lo bacia.

- Namora...  bella, impetuosa ed elegante come sempre.- commenta Jim Hammond.

-E tu sei sempre galante, Jim. -

-Con te è facile, Principessa, basta dire la verità. -

-Se voi due avete finito di scambiarvi smancerie...- li interrompe Namor -… vi ricordo che c’è una guerra in corso e non l’abbiamo ancora vinta.

-Vedo che gli anni non hanno addolcito il tuo caratteraccio, Pesciolino; sei sempre il solito burbero che ho conosciuto nel ’39.

-Anche tu sei irritante come lo eri anni fa, Fiammifero. Quando tutto questo sarà finito, non mi dispiacerebbe suonartele come facevo allora.

Alle loro spalle Namora borbotta:

-Maschi.-

E li segue in volo.

 

 

Palazzo dei Vendicatori.

 

-Avevi ragione Steve; l’intervento dei Nova Corps è stato determinate; secondo i miei dati non stanno giungendo altre navi dallo spazio.- osserva Calabrone.

-Bene, abbiamo ottenuto un vantaggio, ma siamo ancora lontani dal vincere questa guerra Hank.- risponde Steve Rogers -Come prosegue il lavoro scientifico?

-Procederebbe più veloce se non avessimo dovuto interromperci per tener testa all’assalto di Thanos. Per fortuna l’arrivo di Thor ha mutato l’equilibrio dello scontro ed abbiamo ripreso il lavoro. Stavo giusto aspettando notizie da T’Challa.

-E sono notizie incoraggianti.- dice una voce improvvisa.

Nella sala è appena entrato T’Challa, la Pantera Nera, sovrano recentemente deposto dell’ultra tecnologica nazione africana di Wakanda -Il dispositivo è quasi pronto. Dobbiamo solo riuscire a calibrarlo correttamente sulle energie uniche di Thanos. Per quanto sia un Eterno tecnicamente, la sua fisiologia è diversa da quella di chiunque altro.

-Apprezzo molto che tu sia qui invece di essere a difendere il Wakanda.- gli dice Steve.

C’è un tono cupo nella voce dell’ex sovrano quando risponde:

-Non c’è nulla che potrei fare in Wakanda per cambiare le sorti della guerra. Questo è un compito della nuova Pantera Nera. La mia nazione sa come difendersi anche senza di me. Qui sono decisamente più utile.

-Se quando questa storia sarà finita ti servirà appoggio per riguadagnare il tuo trono…- comincia a dire Steve.

-Ti ringrazio, Steve, ma è un problema mio e lo risolverò a tempo debito. Ora concentriamoci sul vincere questa sfida.

 

 

Intanto, sul tetto del palazzo

 

La Torcia e i due atlantidei atterrano sul posto nello stesso istante in cui arriva anche l’Uomo Ragno.

-Uh salve ragazzi... pomeriggio in piscina?- scherza il Tessiragnatele.

-Non riesco a capire come fai a dire certe idiozie in momenti come questi.- disse Namor, senza il minimo riguardo.

- Cos’è ad Atlantide non avete il senso dell’umorismo?

-Lo abbiamo, Uomo Ragno…- risponde Namora -… è solo mio cugino ad essere così.

- Ehi, guardate lassù!- esclama la Torcia Umana, mentre nel cielo compare la navicella di Titano guidata da Starfox.

-Viene attaccata dalle altre astronavi. Devono essere i nostri; dobbiamo aiutarli a ...

-Non scomodarti, orecchie a punta.- lo interrompe l’Uomo Ragno -Hanno un ottima scorta a coprirgli le spalle... –

Infatti, l’astronave con a bordo i Vendicatori viene protetta dagli attacchi dei Badoon da eroi del calibro di Thor, Wonder Man, la Visione, Photon e Songbird che permettono loro di atterrare in relativa tranquillità.

 

 

Nell’hangar.

 

In pochi minuti l’insolito quartetto raggiunge l’equipaggio tra questi c’è un passeggero particolarmente gradito alla Torcia e a Sub Mariner.

-Ragazzi... è davvero bello rivedervi.- dice il Soldato d’Inverno.

-Barnes. Sono lieto di vedere che sei ancora vivo, anche se sei invecchiato e con... qualche aggiunta…- dice Namor alludendo al braccio bionico.

- Sì, ho perso un pezzo per strada. Sai, la pubertà.- si schernisce il Soldato.

-Rivederci qui riuniti sotto il fuoco nemico mi fa ripensare ai giorni della guerra ... e a Toro. E’ un peccato che non ci sia anche lui.- osserva la Torcia.

- Già ...- sospira Bucky, e su questo pensiero nemmeno il cinico Namor ha nulla da dire.

Namora si fa avanti.

-Ci siamo visti brevemente ad un raduno del Battaglione V[2] ma ho conosciuto un paio di tuoi successori e mio cugino mi ha parlato molto di te. Io sono …

-Namora, è ovvio. La somiglianza con Faccia di Pesce è chiara, anche se tu… beh, diciamo che hai qualcosa in più.

-Beh… che abbia qualcosa in più mi pare evidente.- interviene l’Uomo Ragno guadagnandosi un’occhiataccia dalle donne presenti -Ehi… che ho detto di male?

-Uomini.- commenta sprezzante Yelena Belova -Tutti uguali… compreso te, James.

-Io?-  

Phyla-Vell li osserva e li ascolta. Ammira il loro cameratismo, quella capacità di sostenersi l’un altro trovando il modo di scherzare anche sull’orlo della tragedia. Qualcosa che a lei è certamente mancata.

-E così sei tornata.- le dice improvvisamente suo fratello Genis.

-La cosa ti dispiace?- ribatte lei.

-No, naturalmente. Certo non sono io quello che se n’è andata improvvisamente a per cercare avventure in giro per l’Universo senza mai dare notizie di sé.

-Veramente lo sei: Eros mi ha detto che sei sparito anche tu poco dopo la mia partenza.

-Eros parla troppo. Io…

Genis non finisce la frase: le gambe gli cedono improvvisamente e cadrebbe se la sorella non lo sostenesse.

-Sto bene.- si affretta a dire lui.

-Non è affatto vero.- interviene Starfox -Hai preteso troppo dal tuo fisico dopo le torture a cui ti ha sottoposto il mio pazzo fratello. So di quali crudeltà è capace. Hai bisogno di cure.

-Non ne ho bisogno. C’è da combattere Thanos, non posso…

-Poche storie.- interviene con tono autoritario U.S.Agent -Qualcuno lo porti in infermeria. Lì si occuperanno di lui e con un po’ di fortuna ce lo restituiranno abbastanza in forma per darci una mano.

-E noi?- chiede Aracne.

-C’è ancora una guerra la fuori. Andremo a combatterla e faremo il nostro dovere sino in fondo.

 

 

Per le strade di New York.

 

Billy Kaplan non si è mai trovato in una situazione simile: gli invasori alieni sembrano non finire mai. C’era stata una pausa dopo la prima ondata ma ora sono tornati all’attacco ed ai Badoon si sono aggiunti membri di altre razze galattiche: mercenari e fuorilegge da ogni angolo dell’Universo. New York è un unico campo di battaglia ormai in cui chiunque sia in grado di combattere lo fa. Billy e gli altri Giovani Vendicatori fanno la loro parte ma lui comincia ad essere esausto ed a corto di incantesimi.

Improvvisamente una figura massiccia atterra al suo fianco.

-Su la testa, ragazzo. La pugna è ben lungi dall’essere terminata!

Billy lo guarda sorpreso.

-Tu sei Thor!- esclama.

Thor sorride, lancia il suo martello sbaragliando con un sol colpo una squadra nemica e mentre la sua fidata arma torna nelle sue mani dice:

-E tu devi essere quello chiamato Wiccan, sei forse un seguace dell’Antica Religione?

-Uhm… no, in realtà sono ebreo. Avevo bisogno di un nome di battaglia e dopo un po’ di indecisioni ho scelto questo.

-Un nome ha scarsa importanza se chi lo porta non è degno e tu mi sembri un valoroso guerriero.

-Non mi sento un guerriero. A dire la verità, odio la violenza.

-A volte  a me piace troppo, la follia del guerriero è sempre in agguato e spero ti sarà evitata. Vedo che porti vesti ispirate alle mie. Per quale motivo?

-Sono sempre stato un tuo ammiratore.

Thor fa uno sguardo ammiccante e replica:

-Invero, giovane Wiccan, tu mi lusinghi, ma ora è tempo di abbandonare le chiacchiere. I nostri nemici stanno tornando. Combatterai al mio fianco?

-Io… sì, puoi scommetterci.

 

 

Poco lontano.

 

Come tutti i suoi compagni, Eli Bradley ha risposto all’appello dei Vendicatori e come loro, nonostante lo svantaggio numerico è deciso a battersi sino in fondo.

-Non arrendetevi!- urla -Dobbiamo e possiamo vincere!-

-Ben detto, ragazzo!-

Un familiare scudo bianco, rosso e blu saetta davanti ai Giovani Vendicatori parando un colpo destinato a Thunder, poi, con un’elegante capriola, la donna che è attualmente Capitan America lo recupera e contemporaneamente sferra due calci ben piazzati ai Badoon davanti a lei. Un'altra capriola ed è al fianco dei supereroi adolescenti.

-Non chiamarmi ragazzo, il mio nome è Patriot.- la apostrofa Eli con una certa durezza.

-Non è il momento di fare i permalosi, “ragazzo”.- ribatte Liz Mace -Nel caso non te ne fossi accorto, questa è una lotta per la sopravvivenza.

-Stai dicendo che siamo spacciati?- le chiede Black Arrow.

-Nella nostra attuale situazione, appare una stima appropriata.- afferma Eve-1.

-Niente affatto.- replica seccamente Cap -Nessuno muore oggi se io posso impedirlo.

-Un’affermazione degna del Comandante Rogers.- osserva Patriot, facendo intendere di aver intuito la connessione c’è tra i due.  Il ragazzo ha parecchie domande da fare, al riguardo. Ma prima, deve pensare a sopravvivere per poterle porre.

 

 

Base dei Vendicatori

 

Al mondo ci sono meno di dieci persone capaci di inventare in un paio d’ore la tecnologia necessaria a sconfiggere Thanos, e sono quasi tutte riunite in questo edificio. Ma tra di loro, soltanto una può continuare a pensare a quel problema mentre esegue anche un approfondito esame medico su un alieno potenziato cosmicamente.

-È sicuro di sapere cosa sta facendo, dottor Richards? La nostra non è una famiglia molto... normale.- dice la donna dai capelli bianchi al fianco di Genis-Vell, alias Capitan Marvel, che è sdraiato su un lettino medico.

-Mi chiami Reed, miss Vell, lo fanno tutti. Ammetto di non aver incontrato molti ibridi Kree-Eterni, ma farò il possibile per curare le ferite di suo fratello.

-Ha anche delle informazioni sugli... ibridiKree-Skrull?- chiede Hulkling timidamente.

-Che strana domanda. Credo siano possibili, nonostante le sostanziali differenze cromosomiche, grazie all’adattabilità della struttura genetica Skrull; tuttavia, non ne ho mai incontrato uno.

-Finora.- risponde cripticamente Hulkling. Reed Richards allunga un braccio per afferrare un dispositivo dall’altro lato della stanza, per poi avvicinarlo al ragazzo.

-Hmm. Dati molti interessanti.- commenta lo scienziato, prima di avvicinare lo strumento a Genis e poi anche a Phyla.

-Molto interessante davvero. Non solo sei effettivamente per metà Kree e per metà Skrull, Hulkling, ma hai anche una significativa corrispondenza col DNA di Genis e Phyla.

-Come sarebbe a dire? Che cosa significa?- chiede la donna.

-Beh, mi sembra ovvio, voi è Hulkling avete lo stesso…

-Non c’è tempo per queste cose. Thanos vuole distruggere la vita.- reagisce Genis.

-E speravamo tu potessi dirci qualcosa di più sul suo piano, Capitano.- interviene un’altra persona, un terrestre dai capelli biondi che Genis sembra riconoscere all’instante.

-Sono pronto ad entrare in azione, Capitano.- dice, mettendosi a sedere sul letto nonostante sia chiaro quanto anche questa semplice azione gli provochi dolore.

-Comandante. Comandante Rogers.- lo corregge il biondo.

-Sì. Sì, naturalmente.- annuisce Capitan Marvel. Per un attimo Steve Rogers si chiede se Genis conosca la verità su di lui, ma il campo stellato riflesso sulla sua pelle è una chiara indicazione.

-Hai la Coscienza Cosmica di tuo padre, vero? Non ti si può nascondere nulla. Quindi come ha fatto Thanos a coglierti di sorpresa?

-Non lo ha fatto: sapevo che sarebbe arrivato, e non sono riuscito a fermarlo. Non so in quale angolo oscuro di quale galassia si sia nascosto per tutti questi anni, ma gli è successo qualcosa... è più potente che mai.

-Non fartene una colpa, Capitano: hai fatto il tuo dovere, e ci aiuterai a fermarlo. Sappiamo che Thanos vuole trasformare la Terra in un’enorme bomba al betatrone, ma perché ha bisogno di te? Sappiamo entrambi che non saresti vivo se la cosa non servisse ai suoi scopi.

-Prima che Thanos le distruggesse, le Nega-Bande mi permettevano di assorbire e manipolare l’energia fotonica. Thanos stava cercando un modo per crearne una versione che agisse allo stesso modo, ma con l’energia del betatrone.

-E ci è riuscito? Se Thanos atterra, può distruggere il pianeta?- lo pressa Rogers.

-Ha una macchina, ma gli manca il catalizzatore... e vuole usare me.

-Un secondo. Ora che sei qui, questo non rende la Base il suo bersaglio principale?- chiede Hulkling, ma ha a malapena il tempo di pronunciare questa frase, prima che l’intero palazzo tremi.

-Tutti fuori! Siamo sotto attacco!- ordina Steve Rogers, e tutti obbediscono all’unisono come un sol uomo.

Non appena l’intera squadra di Vendicatori è fuori dal palazzo si trova di fronte una squadra di nove creature aliene in assetto da combattimento di cui almeno tre sono identificabili come maschi ed altrettante come femmine.

Non sono come gli altri affrontati finora, tanto per cominciare nessuno di loro è un Badoon ed a guardarli è evidente che si tratta di un’èlite di guerrieri scelti su cui Thanos fa particolarmente affidamento hanno tutti un’aria minacciosa ed esperta, di chi ha visto centinaia di battaglie.

-All’erta, Vendicatori! Non sappiamo chi siano ma – interviene Steve Rogers, interrotto da Genis.

-I due Sakaariani grigi sono Hiroim e Caiera l’Impetuosa, i rossi Lavin Skee ed Elloe Kafi, il Kronan[3] è Korg, l’insettoide più grande è Miek, lo Skrull è Paibok, la femmina Covata è...ehm, “Senzanome”. Sono la guardia scelta di Thanos.

-Ti sei tenuto aggiornato, vedo.- commenta Phyla.

-Coscienza Cosmica. Rick diceva che è “più utile di una didascalia”, qualunque cosa significhi.

-Cercare di prendere tempo è inutile.- avverte Hiroim -Vi ordiniamo di arrendervi e vi concederemo una morte rapida ed indolore.

-Arrenderci?- risponde Steve Rogers -Amico, conosco solo un modo di rispondere alla tua richiesta: al diavolo! Noi terresti non ci arrenderemo. Combatteremo fino all’ultimo uomo!

-Coraggioso. Ma inutile.- dice ancora Hiroim, estraendo la spada.

Anche i suoi compagni impugnano le armi, ed è battaglia.

-IMPERIUS REX! – grida Namor.

-FIAMMA!- fa altrettanto la Torcia Umana Originale, gettandosi sui nemici.

E la base dei Vendicatori, che è stata testimone di numerosi scontri tra metaumani, assiste ad un combattimento di dimensioni apocalittiche.

-Affascinante!- osserva Reed Richards mentre schiva l’ascia di Korg grazie alla sua elasticità.

-La tua struttura rocciosa ricorda quella di Ben. Mi chiedo se i raggi cosmici….

-Mi perdoni Mr Richards, ma non è questo il momento per le analisi. Quell’alieno è tosto come pochi.- gli dice Hulkling, che ha assunto le sembianze di un grifone e si è innalzato in aria, subito attaccato dal membro della Covata, che ronzando come un’enorme zanzara gli è addosso.

-Coraggio fratello; tocca a noi!- esclama Phyla-Vell.

Suo fratello non si fa pregare e si getta nella lotta.

-Ascoltatemi, state seguendo un folle! Mio fratello Thanos è pazzo!- urla Starfox, volando a mezz’aria - Unitevi a noi! So che in cuor vostro...

-Eros di Titano, è inutile che tenti i tuoi giochetti con noi!- dichiara Caeira -Sappiamo dei tuoi poteri e siamo immuni ad essi. Non avrai un trattamento di favore, anche se sei fratello di Lord Thanos! Ti taglierò braccia, gambe e lingua!- grida minacciosa l’Impetuosa.

-Tu! Sembri essere il loro comandante...  non avete alcuna possibilità di vittoria. La vostra fine è solo questione di tempo.- ribadisce Hiroim a Steve Rogers -Sei un abile combattente, ma non hai modo di nuocermi.-

-Mister, sul mio pianeta abbiamo una cosa che si chiama “gioco di squadra”.- risponde Steve, e un attimo dopo due potenti raggi repulsori colpiscono al petto Hiroim.

<<Ta-Da! è arrivata la cavalleria>> esclama War Machine, accompagnato da un’agguerrita Dragoluna.

-Coraggio, attaccateli con tutto quello che avete! Mostriate loro cosa siete capaci di fare! VENDICATORI UNITI!- urla Steve, incitando i suoi compagni alla lotta.

 

 

In orbita

 

Erano anni che Richard Rider non si sentiva fiero di essere un membro dei Nova Corps. Della sua carriera da super-eroe sì, nonostante tutti i dubbi e le incertezze che questa linea di lavoro comporta, ma non si sentiva veramente parte di quell’organizzazione di polizia interstellare: erano un qualcosa troppo distante, troppo burocratico, per sentirli come parte integrante della sua vita. Ma ora, vedere centinaia di Nova dare del filo del torcere ad un mostro che metteva paura anche ai più potenti eroi della Terra, e che stavano dando una possibilità al suo pianeta... era una nuova prospettiva interessante. E vedere la Vanth crivellata di colpi era una nuova speranza.

Che si scioglie come neve al sole alla vista dello schermo di energia reso visibile da tutti i colpi sferrati dai Nova, che rimbalzano senza causare più danni.

-Hanno riparato gli scudi! Allontaniamoci dalla sua portata di…

La Vanth apre il fuoco, con un qualcosa di così portentoso da rimbombare nelle orecchie di Richard Rider nonostante l’assenza di suono. I Nova si sono sparpagliati per non fornire un bersaglio unico, ma la Vanth ha appena fatto fuoco su largo raggio: prima che Richard se ne renda conto, almeno duecento commilitoni sono stati disintegrati. E c’è di peggio: la Vanth è già pronta a rifarlo.

Richard Rider stringe i pugni e i denti. Non si è mai sentito il grande eroe spaziale che aveva sognato di essere, ma oggi ha capito una cosa. È un Vendicatore, e la Forza Nova scorre in lui.

-Attirerò io il fuoco, voi concentrate tutto quello che avete su di loro.- comunica via radio, lasciando che il potere lo faccia brillare come una stella.

-Andiamo, Thanos. Credevo fossi un fan della morte: ti faccio vedere come muore un Nova.

Si sente pronto ad essere un eroe. Si sente pronto alla morte. Ma non si sente pronto a vedere un’astronave grande quanto la Vanth, ma dalla chiara forma di una spada, uscire dall’iperspazio proprio sulla linea di tiro e mettere al riparo oltre cinquecento Nova con i propri scudi.

<<Negativo, Vendicatore. Secondo i libri di storia non devi morire oggi, e chi sono io per contraddire la storia?>> dice via radio una voce femminile.

Nella plancia della Damocle III, la donna conosciuta come Ravonna siede sulla poltrona di comando normalmente presieduta da Kang il Conquistatore.

-Quali sono gli ordini, mia regina?- chiede il primo ufficiale.

-Fuoco a volontà sulla Vanth. Dobbiamo dare tempo ai Vendicatori di salvare il pianeta... e a Kang di salvare il nostro impero.

 

 

Ponte di  comando della Vanth

 

Thanos di Titano siede sul trono di comando, una statua impassibile. La vista di centinaia di Nova che scagliano tutta la propria potenza contro la sua nave non ha suscitato alcuna reazione, ed anche l’entrata in scena di un’ammiraglia nemica non sembra impensierirlo. Del resto, per quanto la Damocle III sia un’avversaria di tutto rispetto, lui è Thanos.

Uno dei Badoon sotto il suo comando si avvicina con cautela.

-Lord Thanos. La nostra squadra d’elite ha identificato la posizione del prigioniero.

Thanos non muove un muscolo in risposta. Quasi come se non si fosse accorto del Badoon.

-Non possiamo iniziare il procedimento senza Capitan Marvel, Lord Thanos. Fino a quando non avremo eliminato tutta la resistenza, la Fase Finale dovrà... essere... rimandata.

La voce del Badoon trema nel completare la frase perché si è accorto di qualcosa di preoccupante: Thanos si è mosso. Non si preoccupa a lungo, però, perché è ridotto in cenere da un colpo energetico scagliato dalla mano del Titano, che prosegue fino a formare un buco nel muro alle sue spalle.

Thanos di Titano si alza finalmente dal suo trono, stringendo i denti.

-Mantenete la posizione. Ucciderò la Galassia da solo.- tuona la sua voce, e Thanos scompare in un lampo di luce.

 

 

Davanti al Palazzo dei Vendicatori

 

La cosiddetta Guardia Imperiale di Thanos è decisamente molto agguerrita e per nulla intimorita dall’arrivo dei rinforzi.

-Dovrei essere impressionato?- dice Hiroim rialzandosi in piedi -Credevi davvero che bastasse una semplice scarica di energia a sconfiggere chi possiede l’Antico Potere?

<<Beh, se  non basta, ho anche di più.>>

Dalle sue spalle emergono due cannoncini pronti a far fuoco.

Poco distante due guerrieri dalla pelle scarlatta, il calvo che ha detto di chiamarsi Lavin Skee  e la ragazza di nome Elloe Kafi affrontano l’insolita coppia formata da Yelena Belova e Dragoluna.

-Datemi un buon motivo per non friggervi il cervello.- dice quest’ultima ai suoi avversari.

-Il più semplice di tutti.- replica Lavin -Non puoi.

Con sua sorpresa, Dragoluna scopre che ha ragione: nonostante sulla sua fronte brilli la Gemma della Mente, la sua telepatia non sembra funzionare sull’élite di Thanos. Col senno di poi non dovrebbe essere troppo sorpresa che Thanos abbia un modo per difendersi da una delle Gemme dell’Infinito, dato che le conosce forse più di chiunque altro, ma è una distrazione nel momento sbagliato: Lavin riesce quasi a colpirla.

Quasi, perché Heather Douglas sarà anche una delle telepati più potenti del pianeta (sebbene sia assolutamente certa di non avere eguali), ma ha dalla sua anche la maestria nelle arti marziali insegnatile dai Preti di Pama[4] e riesce a tenere testa al nemico anche con il solo combattimento corpo-a-corpo.

 

La Vedova Nera è ben contenta di vedere che questi alieni preferiscono i combattimenti all’arma bianca invece che armi strane e fantascientifiche, almeno dal suo punto di vista. Temeva di non essere all’altezza della situazione ma questo è il suo terreno e la tizia che ha di fronte non sembra più forte di una normale umana. Tanto vale vedere se è così.

Spara un colpo del suo Morso di Vedova che sbalza all’indietro la sua avversaria facendole perdere la presa sulla sua lancia.

Perfetto, pensa Yelena, ho la possibilità di batterla e mi basta.

 

New York City

 

La situazione è abbastanza sotto controllo ormai: i rinforzi dalla nave madre hanno smesso di arrivare ed i Badoon sono in chiara difficoltà. Solo scontri isolati, perlopiù individuali stanno proseguendo.

Thor atterra a Washington Square dove un gruppo di eroi composto dall’Uomo Ragno, Firestar, Justice, Firebird e D-Man ha appena sconfitto una squadra di alieni.

-Ben fatto, amici.- dice -Gli invasori stanno imparando a loro spese che non è saggio invadere Midgard.[5]

Improvvisamente l’aria è scossa dal rumore di  un tuono.

-Merito tuo, Ricciolidoro?- chiede l’Uomo Ragno.

-Preparatevi. La madre di tutte le battaglie sta per cominciare.- risponde il Dio del Tuono, stringendo con rinnovata forza il proprio martello.

Qualcosa si schianta come una meteora su New York City, radendo completamente al suolo l’edificio su cui si abbatte. Gli allarmi delle automobili di mezzo Stato iniziano il proprio lamento.

Un mostro di due metri fuoriesce dalle macerie. Le sue vesti blu ed arancioni non sono state intaccate, nemmeno dal sangue dei due Nova dalla pelle blu i cui resti carbonizzati giacciono ai suoi piedi. Il mostro dalla pelle viola si guarda intorno, e sulle sue labbra si disegna il sorriso di chi ha la possibilità di provare una nuova sfida.

Nonostante tutti gli sforzi dei Vendicatori, il loro peggior incubo si è avverato: Thanos è sulla Terra.

 

 

 

CONTINUA E FINISCE SU VENDICATORI #100

 

 

NOTE DEGLI AUTORI

 

 

Molto poco da dire in realtà: solo alcune precisazioni:

1)      Dopo alcuni tragici eventi accaduti nella sua serie MIT, Namor, il Sub Mariner è sparito lasciando la cura del suo impero industriale e finanziario, la Oracle Inc., nelle capaci mani della sua amministratrice delegata Carrie Alexander.

2)      Il gruppo di alieni che affrontano i Vendicatori fuori dal loro palazzo altro non ce sono i Warbound introdotti durante la saga Planet Hulk. Tra i membri abbiamo guerrieri appartenenti alle due principali razze che abitano il pianeta Sakaar: Hiroim e Caiera l’Impetuosa dalla pelle grigiastra, Omaka, Lavin Skee ed Elloe Kafi dalla pelle rossa. Con loro ci sono membri di altre razze aliene ben conosciute nell’Universo Marvel come la Covata, gli Uomini di Pietra di Saturno e gli Skrull.

E questo è tutto, per ora. Vi aspettiamo su Vendicatori #100 per la cataclismatica conclusione.

 

 

Carlo, Carmelo & Fabio

 



[1] E non dite che non siamo i maestri dei riassunti istantanei. -_^

[2] Tenutosi su Battaglione V #5.

[3] La razza aliena nota anche come “Uomini di Pietra di Saturno “, che hanno avuto l’onore di essere i primissimi avversari di Thor su Journey into Mistery #83 (Prima edizione italiana su Thor, Corno, #1.)

[4] La versione Kree dei monaci Shaolin. -_^

[5] Ovvero la Terra nel linguaggio degli dei norreni.